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Ham Radio 2000 #2
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C_LEGGI.MI
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Wrap
Text File
|
1996-11-15
|
61KB
|
1,050 lines
+++++++++++++++++++++++++++++
ClusterMaster v 4.30c di I0JX
+++++++++++++++++++++++++++++
ATTENZIONE:
*** PER QUANTO RIGUARDA L' UTILIZZAZIONE DEL PROGRAMMA CON I VARI TIPI DI TNC,
CONSULTARE IL FILE C_SPIEG.TXT, CHE SI TROVA NELLA DIRECTORY DEL PROGRAMMA
*** E' INDISPENSABILE CHE I PARAMETRI DEL TNC SIANO PREDISPOSTI SECONDO QUANTO
INDICATO AL PAR. 9.1.
*** ULTERIORI DETTAGLI SUL PROGRAMMA SONO FORNITI IN C_SPIEG.TXT
1. GENERALITA'
==========
ClusterMaster Φ un programma di comunicazioni per Windows 3.1 e Windows 95
specializzato per lavorare con i nodi "PacketCluster" (marchio registrato della
Pavillon Software), impiegando un normale "TNC Packet Radio" a 1200 baud.
Le principali caratteristiche di ClusterMaster sono:
- poter trasmettere in modo facile, mediante dei dei bottoni preprogrammati, i
principali comandi al PacketCluster, senza doverne ricordare la sintassi
(vedi par. 9.3);
- poter porre automaticamente il ricetrasmettitore sulla frequenza e sul modo
della stazione DX segnalata (vedi par. 9.5);
- identificare rapidamente il paese DXCC corrispondente ad un nominativo
visualizzato sullo schermo, con presentazione di numerose informazioni tra
cui le bande ed i modi in cui il paese Φ stato lavorato e/o confermato ed
i relativi nominativi (ovviamente occorrerα aver precedentemente caricato
i dati necessari, cosa che il programma consente di fare in modo semplice).
E' inoltre possibile visualizzare e stampare l' indirizzo della stazione,
leggendolo da un callbook su CD-ROM (BuckMaster HamCall o Radio Amateurs
Callbook), vedi par. 9.6;
- poter ottenere altre informazioni (ad es. QSL manager) relative alla
stazione, consultando in modo del tutto automatico un gran numero di
bollettini DX, che andranno tenuti su apposita directory del disco rigido
(vedi par. 9.10);
- poter visualizzare rapidamente le segnalazioni DX, i "talk" e gli
"announcements" giunti fino a quel momento (vedi par. 9.11);
- l' annuncio vocale dei nominativi DX segnalati e della relativa banda, dei
messaggi in arrivo e degli "announcements", preceduto da un suono di allerta
per i paesi non confermati(occorre una scheda audio, vedi par. 6 e 9.2);
- poter ruotare automaticamente l' antenna nella direzione del paese relativo
al DX segnalato (occorre un' apposita scheda, vedi par. 6);
- poter operare sia nel modo "ONE WINDOW", sia in quello a "TWO WINDOWS". Nel
primo caso si dispone di un' unica finestra di ricezione (la "MAIN WINDOW");
nel secondo anche di un' altra finestra di ricezione (la "AUXILIARY WINDOW"),
cosa che permette di visualizzare separatamente, ove desiderato, il proprio
traffico ed il traffico delle altre stazioni connesse al nodo (vedi par.
9.1);
- poter rispondere in modo automatico ai "talk" ricevuti, con un messaggio
predefinito, quando non si e' presenti in stazione (vedi par. 9.12);
- poter fruire di tutte le prestazioni del programma, sia se si desidera
operare connessi al PacketCluster (con il programma posto nel "CONN. MODE"),
sia se invece si rimane disconnessi (con il programma posto nel "MON. MODE"),
monitorizzando cos∞ tutto il traffico che transita sul nodo (vedi par. 9.2).
2. FILES
=====
I seguenti files fanno parte di ClusterMaster 4.30c (dopo installazione):
- CLU_I0JX.EXE il file eseguibile (16 bit)
- PHONETIC.WAV il file vocale
- CLUSTER.AEA un esempio di parametri per i TNC generici dell' AEA
- CLUSTER.DSP un esempio di parametri il DSP-2232 dell' AEA
- CLUSTER.TN2 un esempio di parametri per il TNC2 TAPR o compatibili
- CLUSTER.TNC il file contenente i parametri prescelti per il proprio TNC.
Il programma consente di inviare tali parametri al TNC sia su
espresso comando dell' utente, sia, ove desiderato, in modo
automatico ogni volta che si attivi la sessione di
comunicazioni (come default CLUSTER.TNC coincide con
CLUSTER.TN2), vedi par. 9.1
- CLUSTER.EXI il file che contiene dei parametri che, ove desiderato,
possono essere inviati automaticamente al TNC quando si chiude
la sessione. Il file andrα editato per adattarlo alle proprie
esigenze
- CLUSTER.CFG il file di configurazione del programma
- C_LEGGI.MI questo file
- C_READ.ME questo file tradotto in Inglese
- KCTWIN.DLL il file di gestione del rotatore di antenna
- HAMCALL.DLL il file di gestione del CD-ROM HamCall
- LGACCSS1.DLL il file di gestione del CD-ROM Radio Amateurs Callbook
- PREFIXES.TBL il data base dei prefissi ITU
- DXCC.TBL il data base dei paesi DXCC
- INFO.TBL file di appunti
- C_SPIEG.TXT informazioni aggiuntive sul programma
- C_EXPLA.TXT C_SPIEG.TXT tradotto in Inglese
- DXCC.DAT il file che indica le bande ed i modi in cui ciascun paese Φ
stato lavorato e/o confermato
- CALLSIGN.DAT il file che contiene i nominativi per i vari paesi/bande/modi
- CLUSTER.CDS il file che contiene tutti i comandi del PacketCluster non
disponibili sui bottoni
3. DISTRIBUZIONE
=============
Questo programma "freeware" pu≥ essere liberamente usato, copiato e
distribuito per scopi radioamatoriali, sempreche' vengano rispettate le
seguenti condizioni:
(1) CLU_I0JX.EXE venga distribuito in forma originale;
(2) I files C_LEGGI.MI e C_READ.ME vengano forniti insieme a CLU_I0JX.EXE,
senza modifiche;
(3) Il programma non venga abbinato o trasferito insieme ad altri programmi o
apparati che siano oggetto di transazioni commerciali, nΦ sia fatto oggetto
di lucro tramite vendita o licenza.
4. GARANZIA
========
ClusterMaster Φ stato verificato su vari tipi di PC diversamente equipaggiati,
nelle risoluzioni VGA (640x480) e SVGA (800x600 e 1024x768), con almeno 256
colori.
ClusterMaster Φ stato provato con vari TNC (TNC2, AEA PK-232, PK-88, PK-96 e
DSP-2232, Kantronics KAM).
La funzione di rotazione dell' antenna Φ stata provata con una scheda Kansas
City Tracker ed una Star Track CCR-2.
ClusterMaster Φ fornito "nello stato in cui si trova", senza garanzia di
alcun tipo, espressa od implicita, che funzioni in modo soddisfacente su ogni
PC o con ogni TNC o apparato radio. Non si prendono impegni ad apportare
modifiche al programma per il futuro. L' autore non ha accordi con alcun
costruttore di apparati radio o con software-house.
5. RESPONSABILITA'
==============
L' autore non accetterα alcuna responsabilitα per possibili danni o perdite
derivanti da un funzionamento errato od imprevisto del programma.
6. REQUISITI HARDWARE
==================
Sono riportati nel file C_SPIEG.TXT.
7. REQUISITI SOFTWARE
==================
Sono riportati nel file C_SPIEG.TXT.
8. INSTALLAZIONE
=============
Creare dapprima una directory temporanea con nome a piacere (ad esempio TEMP),
su cui andrα decompattato il file .ZIP distribuito. Quindi da Windows eseguire
il file C:\TEMP\SETUP.EXE, facendo cos∞ partire il programma automatico di
installazione. Al termine di questa si creerα il nuovo gruppo "I0JX ham radio"
nel quale si troverα l' icona ClusterMaster 4.30c che consente di lanciare il
programma. Alla fine dell'installazione si potrα cancellare la directory TEMP.
N.B. Qualora si dovesse ri-installare il programma (ad esempio su di una
versione precedente, ricordarsi di mettere da parte i file DXCC.DAT e
CALLSIGN.DAT su cui sono conservati i dati immessi relativamente alla propria
situazione DXCC, in quanto questi verranno sovrascritti. Dopo installazione,
riimmettere i file salvati.
9. OPERAZIONI
==========
9.1. Modalitα di funzionamento del programma
---------------------------------------
Come giα accennato al par. 1, il programma pu≥ lavorare nel modo ONE WINDOW od
in quello TWO WINDOWS, il quale consente anche di visualizzare su finestra
separata tutto il traffico che transita sul nodo. La scelta tra le due modalitα
avviene tramite configurazione (vedi par. 9.2.)
Peraltro ClusterMaster mantiene le sue funzionalitα sia se si lavora
disconnessi dal PacketCluster (con programma nel CONN. MODE), sia se si
preferisce lavorare disconnessi semplicemente monitorizzando il traffico (con
programma in MON. MODE). Il programma gestisce la transizione tra i due modi in
modo automatico (vedi par. 9.2), nel senso che esso si pone in CONN. MODE
quando si effettui una richiesta di connessione, mentre si pone nel MON.MODE
quando si faccia una richiesta di disconnessione (in caso di errori di manovra,
si pu≥ comunque forzare manualmente il MON. MODE ed il CONN. MODE, anche se non
raccomandato, mediante gli appositi bottoncini posti in basso a destra, vedi
par. 9.2).
Nel seguito si forniscono alcune indicazioni relativamente alla predisposizione
dei parametri nel TNC nei vari casi:
- nel modo TWO WINDOWS occorrerα porre i parametri del TNC come indicato nei
file di esempio (CLUSTER.AEA per i TNC generici dell' AEA, CLUSTER.DSP per il
DSP-2232 e CLUSTER.TN2 per il TNC2 della TAPR). Quando si cambia modo, dal
CONN. MODE al MON. MODE e viceversa, il programma provvede lui stesso ad
inviare i parametri appropriati (HEADERLN OFF ed MFILTER 13 nel CONN. MODE e
HEADERLN ON ed MFILTER 00 nel MON. MODE) N.B. per inviare un file esempio
parametri al TNC basterα rinominarlo (o ricopiarlo) con il nome CLUSTER.TNC
(ricordarsi di sostituire la riga <MY MYCALL> con la riga <MY proprio
nominativo>) e quindi trasmetterlo al TNC tramite. Ci≥ pu≥ essere anche fatto
tramite il programma stesso, sia manualmente (scelta "Set TNC" del sottomen∙
"TNC parameters" nel men∙ "Other", vedi par. 9.4), sia automaticamente all'
atto della apertura della sessione di comunicazioni, vedi par. 9.2;
- nel modo ONE WINDOW, le predisposizioni del modo TWO WINDOWS rimangono
totalmente valide se si opera disconnessi (con programma in MON. MODE). Se
invece si opera nel modo connessione (con programma in CONN. MODE), al fine
di evitare il mescolamento del proprio traffico con quello generale,
converrα porre il parametro "monitor da connesso" ad OFF (nel caso del TNC2
il comando relativo Φ MCON OFF). Anche nel modo ONE WINDOW, quando si cambia
il modo operativo da CONN. MODE a MON. MODE e viceversa, ClusterMaster
predispone automaticamente il parametro HEADERLN (ad ON per il MON. MODE ed a
OFF per il CONN. MODE).
Nel programma sono distinguibili due o tre finestre. A partire dall' alto:
- una finestra superiore di ricezione, denominata finestra principale (MAIN
WINDOW);
- una finestra inferiore di ricezione (solo nel modo TWO WINDOWS), denominata
finestra ausiliaria (AUXILIARY WINDOW);
- una finestra blu ove Φ possibile scrivere del tyesto, denominata finestra di
trasmissione (TX WINDOW).
Il confine tra MAIN WINDOW e AUXILIARY WINDOW pu≥ essere variato sia tramite
il men∙ "Configure" (vedi par. 9.2.), sia mediante il cursore verticale posto
sulla destra.
La MAIN WINDOW Φ quella sulla quale risultano attivate le funzioni principali
del programma (annuncio vocale, predisposizione della frequenza dell'
apparato, identificazione del paese DXCC).
Il testo da trasmettere dovrα essere battuto nella TX WINDOW. Per la modalitα
TWO WINDOWS, il testo ricevuto apparirα nella MAIN WINDOW o nell' AUXILIARY
WINDOW secondo i seguenti criteri:
- se si opera nel CONN. MODE, il testo destinato a voi apparirα nella MAIN
WINDOW, mentre il traffico del PacketCluster verrα monitorizzato nell'
AUXILIARY WINDOW;
- se si opera nel MON. MODE, il traffico del monitor del PacketCluster
apparirα nella MAIN WINDOW, mentre nell' AUXILIARY WINDOW non apparirα nulla.
9.2. Avvio del programma
-------------------
Accendere il TNC prima del lancio del programma, avendo preventivamente
verificato che esso sia predisposto per 8 bit e paritα 0 (AWLEN 8 e PAR 0).
La prima volta che il programma viene lanciato, esso si viene a trovare nella
configurazione predefinita nel file CLUSTER.CFG. Pertanto si dovrα procedere
subito alla personalizzazione del programma, mediante il men∙ "Configure" .
Questa operazione andrα a modificare CLUSTER.CFG.
Quando ancora non si Φ familiari con il programma, si consiglia di effettuare
inizialmente solo le seguenti personalizzazioni:
- "PC interface" e quindi "Port": scegliere la porta seriale utilizzata (COM1
... COM6). La porta seriale prescelta Φ mostrata nella finestrina turchese in
basso;
- "PC interface" e quindi "Baud": scegliere la velocitα della porta seriale,
nel campo 1200 ... 19200 baud. La velocitα prescelta Φ mostrata nella
finestrina gialla in basso a destra;
- "Local data" e quindi "Sysops": inserire fino a due nominativi di nodi
PacketCluster. Il nominativo tra i due che risulta attivo al momento Φ quello
mostrato nella finestrina arancio in basso;
- "Local data" e quindi "Home call": inserire il proprio nominativo;
- "Local data" e quindi "WW locator": inserire il proprio locator completo (6
caratteri);
- "Features" e quindi "Voice": specificare se si vogliono o meno attivare le
funzioni vocali, possibili solo se si dispone di una scheda audio. In caso
negativo, si dovrα porre "Voice" ad "Off", e l' annuncio vocale verrα allora
sostituito da un "beep". Con l' opzione "Full", viene pronunciato l' intero
nominativo ; con quella "Brief" le sole prime tre lettere;
- "View" e quindi "Mode": scegliere se si vuole operare nel modo ONE WINDOW od
in quello TWO WINDOWS. Si noti che questa scelta Φ possibile solo se al
momento non si Φ impegnati in una sessione di comunicazioni.
Una volta effettuate le scelte desiderate, si opererα la selezione "Save
configuration" al fine di memorizzare la configurazione corrente su
CLUSTER.CFG. Cos∞, la prossima volta che si lancerα il programma, si potrα
verificare che la configurazione prima memorizzata Φ diventata quella corrente
non sarα quindi necessario configurare nuovamente il programma. E' possibile
modificare ed eventualmente ri-memorizzare la configurazione in ogni momento.
Successivamente, quando si sarα acquisita familiaritα con il programma, si
potrα procedere alle altre personalizzazioni:
- "Features" e quindi "Antenna track": specificare se si vuole o meno
utilizzare la possibilitα di ruotare automaticamente l' antenna (solo se si
dispone di apposita scheda). Tale opzione pu≥ essere messa ad "On" solo se
si Φ proceduto ad installare un apposito driver DOS prima di lanciare Windows
(vedi par. 7);
- "View" e quindi "Font name": scegliere il carattere desiderato tra quelli
installati in Windows;
- "View" e quindi "Font size": scegliere la dimensione del carattere
desiderato;
- "View" e quindi "Boldface": scegliere se si desidera o meno visualizzare i
caratteri in grassetto;
- "View" e quindi "Window width": fissare la percentuale di schermo in
larghezza occupata dal programma. Si noti che tale percentuale varia
automaticamente quando si cambia la dimensione della finestra con le normali
tecniche di Windows;
- "View" e quindi "Window height": fissare la percentuale di schermo in
altezza occupata dal programma. Vale la nota giα fatta per "Window width";
- "View" e quindi "Auxiliary window height": fissare la percentuale di altezza
occupata dalla AUXILIARY WINDOW. Tale scelta Φ disabilitata nel modo ONE
WINDOW;
- "TNC" e quindi "Set TNC on start": determinare se il file CLUSTER.TNC debba
essere inviato automaticamente all' atto dell' apertura della sessione;
- "TNC" e quindi "Set TNC on exit": determinare se il file CLUSTER.EXI (da
editare opportunamente) debba essere inviato automaticamente all' atto della
chiusura della sessione;
- "Settings" poi "System commands" e quindi "Command #1": immettere il nome di
un "System command", da scegliere tra quelli consentiti dal Sysop (usare il
comando "SH/COM" per conoscere i System commands disponibili). Una volta
immesso il nome del comando, questo apparirα su uno dei bottoni del Men∙ 2
(vedi par. 9.3), consentendo cos∞ in ogni momento di inviare quel comando
semplicemente premendo il bottone stesso. Il nome di default del System
command #1 Φ "IOTA" (questo consente l' accesso ai dati del diploma' Island-
On-The-Air). Se il comando prescelto richiede un qualificatore, terminare il
nome del comando con un asterisco (ad es. "IOTA*"); in questo modo, quando si
preme il bottone per inviare il comando, verrα richiesto di immettere il
relativo qualificatore;
- "Settings" poi "System commands" e quindi "Command #2": immettere il nome di
un' altro System command tra quelli disponibili, il quale apparirα anch'
esso su di un bottone del Men∙ 2. Il nome di default del System command #2
Φ "OBLAST" (consente l' accesso ai dati relativi agli Oblast Russi). Vale
anche in questo caso la regola dell' asterisco;
- "Settings" e quindi "Alert profile": quando giunge uno "spot" DX, il
programmma pronuncia il nominativo e la banda della stazione. Qualora non si
abbia la conferma QSL, su quella frequenza o nel modo ad essa corrispondente,
di uno dei paesi DXCC corrispondenti al prefisso della stazione segnalata, l'
annuncio vocale sarα preceduto da un suono di campanelle a scopo di allerta
(questa procedura Φ basata sulle informazioni che dovranno essere immesse nel
file DXCC.DAT, vedi par. 9.6). Si potrebbe non voler essere allertati quando
giunga una segnalazione di un DX su di una banda o su un modo nel quale non
si operi. L' opzione "Alert profile" consente quindi di specificare, banda
per banda e modo per modo, se si voglia o non si voglia essere allertati. La
funzione di allerta Φ comunque disattivata sulle bande dei 2 e 0.7 metri. Se
non si ha installata una scheda audio, il suono di allerta consisterα allora
di tre "beep" consecutivi;
- "Settings" poi "Callbook" e quindi "CD-ROM drive": specificare l' unitα del
drive CD-ROM (ad. es. D:), o NONE se non si dispone del drive CD-ROM, o non
si ha un callbook su CD-ROM;
- "Settings" poi "Callbook" quindi "Which?" ed infine "HamCall" se si utilizza
il CD-ROM della HamCall;
- "Settings" poi "Callbook" quindi "Which?" ed infine "RAC" se si utilizza il
CD-ROM della Radio Amateurs Callbook;
- "Settings" poi "DX Bullettins" e quindi "Directory" per specificare su quale
directory sono stati memorizzati i bollettini DX sui quali si vogliono
ricercare informazioni relative ad una stazione (vedi par. 9.10);
- "Settings" poi "DX Bullettins" e quindi "Extension" per specificare quale sia
l' estensione dei files che contengono i bollettini DX (che dovrα essere la
stessa per tutti i bollettini DX, e di norma diversa da quella di altri file
eventualmente presenti nella stessa directory).
Si fa notare che, all' atto del salvataggio della configurazione, viene
ricordata anche la posizione della finestra di programma nello schermo, per
cui converrα dapprima posizionare la finestra nella posizione desiderata e
quindi memorizzare la configurazione.
Per quanto riguarda il "Font name" ed il "Font size", la scelta andrα
effettuata tenendo da una parte conto del proprio gradimento personale, e dall'
altra della convenienza che i tipici messaggi del PacketCluster (ad esempio gli
annunci DX) non risultino spezzati su due righe. A questo proposito gioca un
ruolo determinante la risoluzione dello schermo 640x480 o 800x600 o 1024x768.
Si consiglia l' impiego dei fonts "8514OEM" o "FIXEDSYS" ove disponibili.
Si ricorda che tutti gli annunci vocali funzionano anche se ClusterMaster gira
"minimizzato", non occupando cos∞ spazio sul "desktop" di Windows.
Una volta terminata effettuata la configurazione, si potrα notare che i 16
bottoni che si trovano sulla parte inferiore della finestra sono ancora tutti
disabilitati.
Nel men∙ "Action" si scelga allora l' opzione "Open COMn" (n = 1, 2, 3, 4, 5 o
6) per iniziare la sessione di comunicazioni, aprendo la porta seriale
prescelta. A questo punto tutti i bottoni ed i men∙ vengono abilitati, ed il
programma diviene operativo.
La prima volta che si usa il programma converrα configurare il TNC facendo
ricorso alla scelta "Set TNC" del sottomen∙ "TNC parameters" nel men∙
"Other" (a meno che il TNC non sia stato preventivamente configurato). Il
programma invia cos∞ al TNC i parametri contenuti nel file CLUSTER.TNC.
Verificare che il TNC risponda correttamente a questi parametri.
Il programma parte predisposto nel MON. MODE (come testimoniato dall'
indicatore in basso, a destra della TX WINDOW), per cui si dovrebbe cominciare
subito a monitorizzare il traffico del PacketCluster nella MAIN WINDOW. Se si
desidera operare in modalitα non connessa (ovvero in semplice monitor), non
occorrerα farre altro. Quando si opera disconnessi, ogni annuncio DX apparirα
necessariamente pi∙ volte consecutive, una per ogni stazione connessa in quel
momento al PacketCluster; il programma per≥ pronuncerα una sola volta lo stesso
nominativo.
Se invece si vuole operare in modo connesso, si dovrα premere il bottone
"Connect" in basso a sinistra. Il programma allora si porrα nel modo CONN. MODE
ed invierα al TNC la richiesta di connessione al PacketCluster. Una volta
ottenuta la connessione, si potrα scrivere il testo che si desidera inviare al
PacketCluster nella TX WINDOW, o premere i vari bottoni pre-definiti (vedi par.
9.3.).
Quando si desideri disconnettersi, premere il bottone "Disconn." che causerα
la disconnessione dal PacketCluster ed il ritorno del programma nel MON. MODE.
Per ogni evenienza, si ricorda che Φ in ogni momento possibile "forzare" il
programma a porsi nel CONN. MODE od il MON. MODE (indipendentemente dallo stato
di connessione del TNC) semplicemente facendo click sul relativo bottoncino in
basso a destra; peraltro in caso di discrepanza (ovvero se ad esempio il
programma opera in MON. MODE mentre si Φ invece connessi al nodo), il programma
potrebbe non essere pi∙ in grado di operare correttamente.
Una volta che ci si Φ abituati ad operare il programma, si potrα anche fare
in modo che, all' atto del lancio del programma stesso, venga automaticamente
aperta la sessione e tentata la connessione al PacketCluster, senza intervento
manuale dell' operatore. Questo sarα possibile selezionando dapprima l' icona
di ClusterMaster poi modificando la "Command line" (nelle Proprietα) con la
seguente sintassi:
C:\XXX\CLU_I0JX.EXE modo normale
C:\XXX\CLU_I0JX.EXE C al lancio del programma, la COMn viene aperta e viene
tentata la connessione al PacketCluster. La finestra
del programma viene minimizzata (cioΦ ridotta ad icona),
pur mantenendo piene funzionalitα
C:\XXX\CLU_I0JX.EXE E come sopra, ma con finestra normale (non minimizzata)
(C:\XXX Φ la directory ove si trova ClusterMaster)
9.3. Uso dei bottoni
---------------
Per semplificare l' invio di comandi, sono disponibili 16 bottoni con messaggi
predefiniti. Si noti che il bottone in basso a destra consente di modificare il
significato di tutti gli altri bottoni, passando cos∞ al "Men∙ 2". Da questo Φ
possibile tornare al "Men∙ 1" ripremendo lo stesso bottone. Il numero totale di
funzioni disponibili Φ quindi 30. L' impiego dei vari bottoni Φ illustrato nel
seguito.
- Men∙ 1 -
"Connect": invia il comando di connessione al TNC
"Disconn.": invia il messaggio di disconnessione dal PacketCluster
"Command": invia un CTRL-C, ponendo cos∞ il TNC in Command Mode
"Converse": invia il comando che pone il TNC nel modo Converse
"End ^Z": invia la sequenza CTRL-Z <CR>, che il PacketCluster richiede
come indicatore di fine messaggio
"Cancel ^Y": invia la sequenza CTRL-Y <CR> che il PacketCluster richiede per
abortire la memorizzazione di un messaggio/file appena inviato
al Packet Cluster stesso, oppure per interrompere la ricezione
di un file
"Mail": richiede l' elenco dei messaggi esistenti sul nodo
"Own mail": richiede l' elenco dei soli messaggi indirizzati od originanti
dal proprio nominativo
"Bull. mail": richiede l' elenco dei soli messaggi indirizzati a tutti
(ovvero dei bollettini)
"Delete mail": richiede la cancellazione di un messaggio. Viene richiesto di
specificare il numero del messaggio da cancellare
"Send mail": richiede l' autorizzazione ad inviare un messaggio da
memorizzare sul PacketCluster. Viene richiesto di specificare
il nominativo della stazione a cui inviare il messaggio. Dopo
aver risposto alla richiesta del nodo di indicare il soggetto
del messaggio, si risponderα alla successiva richiesta di
inviare il testo del messaggio o battendolo direttamente sulla
TX WINDOW (metodo sconsigliato) e terminandolo poi con il
bottone "End ^Z", od invece compilando il messaggio con il mini
editor a cui si accede con la scelta "File manager" del men∙
"Files" e premendo quindi il bottone "Send" ivi locato (vedi
par. 9.10). I messaggi vengono inviati con l' opzione "private"
(possono essere cioΦ letti solo dal' destinatario o dal
mittente)
"Read mail": richiede la lettura di un messaggio. Viene richiesto di
specificare il numero del messaggio desiderato. La lettura di
un messaggio puo' anche essere effettuata facendo doppio click
sul numero del messaggio desiderato nell' elenco mostrato con
"Mail", "Own mail" e "Bull. mail". Qualora si voglia mettere
su file il testo in arrivo dal nodo, basterα avvalersi della
scelta "Capture to file - main window" del men∙ "Files".
Parimenti, qualora si voglia stampare direttamente il testo in
arrivo si ricorrerα alla scelta "Dump to buffer - main window"
del men∙ "Print", e poi al "Print buffer" una volta che il
messaggio sia arrivato completamente
"Talk" richiede di inviare un messaggio immediato ad un utente
attualmente connesso al PacketCluster. Viene richiesto il
nominativo desiderato e poi il testo del messaggio su di un'
apposita finestra. A questo punto si potrα battere un messaggio
da inviare poi con il bottone "Send", o semplicemente battere
<CR>, entrando cos∞ nel cosidetto "Talk mode", che consente di
instaurare una conversazione con l' utente desiderato
"Sysop" sceglie il Sysop correntemente attivo tra i due dichiarati in
sede di configurazione del programma
"DX alert" invia un messaggio di segnalazione DX. Viene richiesto dapprima
il nominativo della stazione DX. Poi viene richiesta la
frequenza (a meno che ClusterMaster non sia in quel momento
collegato in DDE ad un apposito programma di gestione apparato,
nel qual caso la frequenza viene immessa automaticamente, vedi
par. 9.5). Infine sono richiesti gli eventuali commenti
(battere solo <CR> se non vi sono commenti)
- Men∙ 2 -
"Here" informa il PacketCluster che l' operatore Φ presente in
stazione. Al tempo stesso disabilita la risposta automatica ai
"talks" (vedi par. 9.12)
"Not here" informa il PacketCluster che l' operatore non Φ presente in
stazione, ed il nominativo apparirα cosi' in parentesi. Al
tempo stesso abilita la prima risposta automatica ai "talks"
(vedi par. 9.12)
Nome del manda il System command #1 (vedi par. 9.2). Pu≥ essere
System richiesto di specificare un qualificatore del comando
command #1
Nome del come per il System command #1
System
command #2
"Station info" richiede informazioni su un utente registrato sul nodo. Viene
richiesto di specificare il nominativo desiderato
"Last DX" richiede la notifica degli ultimi DX segnalati. Vengono
richiesti il numero desiderato di nominativi e la banda (al
posto di quest' ultima Φ anche possibile immettere un prefisso
od un nominativo
"Users" richiede l' elenco degli utenti collegati al nodo
"Area dir" richiede i nomi delle aree files disponibili nel nodo Packet
Cluster
"Area: ROOT" consente di specificare l' area dei files del PacketCluster
su cui si desidera operare con i comandi "Files dir", "Send
File" e "Read file". L' area di default Φ la "ROOT", ovvero
quella a livello gerarchico pi∙ elevato
"Files dir" richiede l' elenco dei files disponibili nell' area
specificata
"Send file" richiede l' autorizzazione ad inviare un file. Viene richiesto
il nome con cui sarα memorizzato il file nell' area files
specificata. Ricevuta conferma, si potrα battere il testo
nella TX WINDOW (terminando con il bottone "End ^Z") oppure
inviarlo con il "File manager" (vedi quanto detto per il
bottone "Send mail")
"Read file" richiede la lettura di un file che si trovi nell' area files
specificata. Viene richiesto il nome del file desiderato. Anche
in questo caso Φ possibile memorizzare su file o stampare il
testo in arrivo (vedi quanto detto per bottone "Read mail")
"Announce" richiede di inviare un messaggio immediato a tutti gli utenti
locali del nodo PacketCluster che siano in quel momento
connessi. Viene richiesto di scrivere il testo del messaggio su
di un apposito pannello
"Full ann." come "Announce", ma esteso a tutti gli utenti, anche non locali
"QSL info" richiede il QSL Manager di una stazione. Viene richiesto di
indicare il nominativo della stazione stessa.
Il bottone centrale in basso marcato "Mute" pu≥ essere usato per bloccare
temporanemente gli annunci vocali (Φ equivalente a porre "Voice" ad OFF nel
sottomen∙ "Features" del men∙ "Configure"). Premendo "Speak" si riattivano gli
annunci.
Lo stesso bottone diventa marcato "Stop" quando si stia inviando del testo al
TNC mediante il "File manager" o con le scelte "Set TNC" o "Reset TNC 8-N-1"
(vedi par. 9.4). Premendolo, si provoca l' interruzione della trasmissione
del testo.
9.4. Uso dei men∙
------------
E' illustrato nel seguito.
Men∙ "Action": consente di aprire la porta seriale ("Open COMn"), di
chiuderla ("Close COMn"), di terminare il programma ("Quit"),
o di chiudere la porta e terminare il programma al tempo
stesso ("Close COMn and quit)
Men∙ "Files" consente di inviare un file o di esaminare i bollettini DX
("File manager", vedi par. 9.10), di iniziare a "catturare"
su file le segnalazioni DX che vengono ricevute ("Capture to
file - DX spots"), oppure il testo ricevuto nella MAIN WINDOW
("Capture to file - main window"), o quello ricevuto nella
AUXILIARY WINDOW ("Capture to file - auxiliary window"), o
quello ricevuto in entrambi le finestre ("Capture file - both
windows"), o di terminare fase di cattura ("End capture"). Se
si dimentica di terminare, ci≥ avviene automaticamente quando
si termina la sessione. Il nome del file di cattura viene
richiesto all' utente ed Φ quindi mostrato nella finestrina
verde in basso a sinistra
Men∙ "Print" consente la stampa del testo in arrivo. Selezionando l'
opzione "Dump to buffer - main window", il testo che arriva
sulla MAIN WINDOW comincia ad essere memorizzato su di un
buffer, che verrα poi effettivamente passato alla stampante al
momento che si seleziona l' opzione "Print buffer". Similmente
il testo in arrivo sulla AUXILIARY WINDOW o su entrambi le
finestre potrα essere memorizzato sul buffer tramite le scelte
"Dump to buffer - auxiliary window" e "Dump to buffer - both
windows" rispettivamente
Men∙ "DXCC" consente di accedere ad una finestra che identifica il paese
DXCC a partire dal prefisso o dal nominativo, permette di
memorizzare e/o mostrare se si ha il paese lavorato o
confermato nelle varie bande/modi, permette di mostrare l'
indirizzo della stazione (derivato da callbook su CD-ROM) e
di accedere ad informazioni addizionali (derivate da
bollettini DX), e consente di ruotare automaticamente l'
antenna ("Find and point", vedi par. 9.6), di visualizzare e
stampare i paesi lavorati/confermati per ogni banda/modo
("DXCC status", vedi par. 9.7), e di gestire il "Database"
aggiornando la tabella dei prefissi PREFIXES.TBL ("Update
prefix table") e quella dei paesi DXCC.TBL ("Update country
table"), e riinizializzando i riferimenti ("Re-init"), cosa
che si rende necessaria solo se si e' cambiato il numero di
riferimento di un paese DXCC nel file DXCC.TBL
Menu' "View" consente di accedere a dei pannelli che visualizzano
rispettivamente gli spot DX ricevuti fino a quel momento, vedi
par. 9.11 ("DX spots"), od i "talks" ricevuti fino a quel
momento, vedi par. 9.12 ("Talks"), o gli "announcements"
ricevuti sino a quel momento ("Announcements")"), di svuotare
la MAIN WINDOW ("Clear main window"), di svuotare la AUXILIARY
WINDOW ("Clear auxiliary window") e di svuotare la TX WINDOW
("Clear transmit window")
Men∙ "Other" consente di appuntarsi delle informazioni ed eventualmente
memorizzarle sul file INFO.TBL ("Take notes"), di essere
allertati (con tre campanelle o sette "Beep" se non si dispone
di scheda audio) quando una stringa predefinita (intera o
parziale) viene riconosciuta nel testo in arrivo sulla MAIN
WINDOW ("Alarm string"), di verificare se Φ stato stabilito il
collegamento con il programma di gestione apparato tramite la
funzionalitα DDE di Windows, vedi par. 9.5 ("DDE status"), di
provare le funzionalitα vocali ("Voice test"), e di gestire i
"TNC parameters", inviando al TNC i parametri contenuti nel
file CLUSTER.TNC ("Set TNC"), o resettando prima il TNC
(configurandone la porta seriale ad 8 bit senza paritα, 1
stop) e successivamente inviando il file CLUSTER.TNC ("Reset
TNC (8-N-1)")
Men∙ "Configure" giα descritto al par.9.2
Men∙ "Hints" consente di visualizzare questo file ("Help (Italiano)") e
la versione Inglese("Help (English)"), o di visualizzare tutti
i comandi del PacketCluster ed eventualmente attuarli
("Commands summary"), o di avere informazioni sulla versione
corrente del programma ("About").
9.5. Gestione della frequenza e del modo
----------------------------------.
Per poter controllare remotamente la frequenza ed il modo operativo dell'
apparato, occorre che sia operativo, contemporaneamente a ClusterMaster (non ha
importanza quale dei due programmi sia lanciato per primo), uno dei seguenti
programmi:
* RigMaster, un programma di controllo per gli apparati Kenwood di nuova
generazione (occorre la versione 5.00 o superiore);
* RigMate, un semplice programma di controllo per apparati ICOM;
* ICOMtrol, un programma di gestione apparati ICOM sviluppato da IK0AOC.
Questi programmi "colloquiano" con ClusterMaster tramite la funzionalitα DDE
Dynamic Data Exchange) di Windows, che consente lo scambio di dati tra
programmi che girino contemporaneamente in Windows. ClusterMaster trasferisce
automaticamente i dati di frequenza e modo verso i programmi di gestione
apparato opportunamente predisposti; parimenti esso pu≥ ricevere tali dati
da questi programmi.
In pratica:
- quando si Φ ricevuta una segnalazione DX (od anche quando si Φ ricevuta la
lista degli ultimi DX segnalati, vedi bottone "Last DX"), basterα fare doppio
click (solo all' interno della MAIN WINDOW) sulla scritta che indica una
frequenza e l' apparato si porrα automaticamente sulla frequenza indicata.
Questo avverrα semprechΦ la funzionalitα DDE sia stata attivata nel programma
di gestione apparato. Se poi in questo in quel programma si Φ prescelta l'
opzione "Frequency + mode", il ricetrasmettitore verrα anche posto nel modo
corrispondente alla frequenza (ad es. per 14250 l' apparato verrα posto nel
modo USB);
- quando si desideri segnalare la presenza di un DX (vedi bottone "DX alert"),
non occorrerα scrivere la frequenza della stazione DX, in quanto
ClusterMaster pu≥ leggere direttamente la frequenza dell' apparato attraverso
il programmma di gestione apparato.
9.6 Data base DXCC e puntamento di antenna
--------------------------------------
ClusterMaster dispone di un data base dettagliato dei prefissi radioamatoriali
e dei relativi paesi DXCC (sia quelli correnti, sia i deleted), consentendo
cos∞ di riconoscere immediatamente il paese corrispondente ad ogni prefisso,
inclusi quelli non-standard (semprechΦ rientrino nella classificazione ITU).
Nel caso che ad un prefisso corrisponda pi∙ di un paese, verranno mostrati
tutti paesi applicabili. Per ogni paese viene indicato il prefisso piu' comune
(in maiuscolo) e poi, eventualmente, i prefissi piu' comunemente usati nel
passato ed ora non piu' in uso (in minuscolo). Il data base non si limita ad
individuare il paese DXCC ma fornisce, ove possibile, anche la "regione" di
appartenenza della stazione, sulla base del prefisso (ad esempio per il
prefisso CE3 verrα identificato il paese Chile e la regione Santiago).
Comunque, ai fini del DXCC, qualunque regione (da CE1 a CE8 nell' esempio
proposto) conta come un unico paese. Tale regola vale anche quando uno stesso
paese venga indicato pi∙ di una volta, per distinguere zone geografiche aventi
fusi orari diversi o appartenenti a diverse zone ITU o CQ; ad esempio nel caso
della Cina, vengono mostrate quattro aree geografiche, che sono per≥ comunque
considerate associate allo stesso paese DXCC.
Il data base dei prefissi (costituito dal file PREFIXES.TBL) dovrα essere
aggiornato ogni qual volta l' ITU cambia l' allocazione di un prefisso o ne
aggiunge uno nuovo. Peraltro, sia il data base dei prefissi sia quello dei
paesi (costituito dal file DXCC.TBL), dovranno essere di norma aggiornati
quando l' ARRL cambia lo stato di un paese (da corrente a deleted) od aggiunge
un nuovo paese.
I data base dei prefissi e dei paesi DXCC sono in formato ASCII e sono pertanto
facilmente aggiornabili con un editor (seguire ATTENTAMENTE le istruzioni
fornite nel file C_SPIEG.TXT). L' aggiornamento dei files PREFIXES.TBL e
DXCC.TBL Φ possibile rimanendo all' interno del programma mediante le opzioni
"Update prefix table" ed "Update country table" nel sottomen∙ "Database" del
men∙ "DXCC". Una volta aggiornato il file DXCC.TBL, si dovra' ricorrere alla
scelta "Re-init", qualora si sia cambiato il numero di riferimento di un paese
DXCC.
Per accedere al data base, vi Φ un' apposita finestra, alla quale si accede
in due modi:
- scegliere l' opzione "Find and point" nel Men∙ "DXCC";
- fare doppio click (solo nella MAIN WINDOW) su una qualsiasi scritta che
riporta il nominativo di una stazione.
In entrambi i casi si giungerα alla finestra che consente di ottenere numerose
informazioni relativamente al prefisso od al nominativo che viene scritto nella
finestrina "Enter call" (se si Φ fatto doppio click su di un nominativo, questo
apparirα automaticamente). Il prefisso od il nominativo desiderato potrα essere
immesso in ogni momento nella finestra "Enter call", con immediata risposta da
parte del programma.
Se si marca l' indicatore "deleted", si ottengono i paesi DXCC deleted
corrispondenti al prefisso scritto. Per esempio scrivendo il prefisso AC3, se
l' indicatore deleted Φ marcato si ottiene il paese Sikkim, mentre se l'
indicatore non Φ marcato si ottiene il paese U.S.A. Si ricordi che, pur se il
data base dei paesi Φ un unico file, a tutti gli effetti il data base dei paesi
correnti Φ logicamente separato da quello dei paesi deleted.
Premendo il bottone "Info", si inizia a ricercare il nominativo specificato
sui files contenenti i bollettini DX, ammesso che li abbiate posti in una
directory da voi prefissata tramite il men∙ "Configure", al fine di trovare
indirizzi e QSL manager. Questa prestazione Φ descritta in dettaglio al
par. 9.10, voce "DX BULLETTINS domain".
Infine, premendo il bottone "Address" si sostituisce la lista dei paesi con
un pannello che mostra l' indirizzo della stazione, derivato da callbook su
CD-ROM (HamCall o Radio Amateurs Callbook). Tale indirizzo puo' essere anche
copiato sulla clipboard di Windows (bottone "Copy"), oppure stampato premendo
il bottone "Print" (qualora l' indirizzo risultasse non perfettamente
formattato, si potra', prima della stampa, editare il testo al fine di porre
nome/cognome, indirizzo, cittα e nazione su linee separate). Variando i numeri
nelle caselle "Horiz. tabs" e "Vert. tabs", si puo' spostare orizzontalmente e
verticalmente la stampa, cosa utile qualora si desideri stampare direttamente
su busta (i valori dei tabs impostati dall' utente saranno ricordati per il
futuro, venendo essi memorizzati sul file PRINT.SAV). Si torna alla lista dei
paesi premendo il bottone "Country". NOTA: poichΦ gli editori dei CD-ROM
potrebbero cambiare nel tempo il formato dei database, si prega di segnalare
eventuali problemi allo scrivente (e-mail: i0jx@amsat.org).
Le informazioni fornite sono:
Pannello superiore:
------------------
il prefisso pi∙ comune del paese riconosciuto (in maiuscolo), eventualmente
seguito dal prefisso, o prefissi, usati nel passato (in minuscolo) ed il nome
del paese/regione (o paesi/regioni).
Nel caso appaiano pi∙ paesi/regioni corrispondenti allo stesso prefisso si
potranno ottenere i dati relativi a quello desiderato facendo semplicemente
click sul nome del paese stesso.
Pannello al centro a destra:
---------------------------
- continente dove si trova il paese ("Continent:")
- zona ITU e CQ ("Zone ITU/CQ:")
- differenza oraria rispetto a GMT ("Local time GMT")
- distanza in kilometri ("Distance (Km):")
- latitudine in gradi ("Latitude (deg):")
- longitudine in gradi ("Longitude (deg):")
- locatore WorldWide ("WW locator:")
- orario dell' alba espresso in GMT ("Sunrise (GMT):")
- orario del tramonto espresso in GMT ("Sunset (GMT):")
Quando le informazioni fornite non siano sufficienti per individuare le zone
CQ ed ITU del paese, compare ivi l' indicazione "**".
Se si Φ a conoscenza del fatto che nel paese selezionato Φ attualmente adottata
l' ora legale (Daylight Saving Time, DST), si potrα premere il bottone "time",
cosa che farα cambiare la dicitura in "DST": a questo punto l' etichetta
risulterα essere "Local DST GMT" e la differenza rispetto al GMT sarα
incrementata di un' ora. Premendo nuovamente il bottone "DST" si ritorna alla
condizione normale.
Nel caso sia stata dichiarata la variabile ambientale TZ che definisce la
differenza oraria tra la ora su cui Φ regolato il vostro PC e quella GMT
(vedi par. 7), si otterrano le seguenti migliorie:
- l' ora del paese selezionato verrα indicata in modo assoluto, ovvero non sarα
pi∙ espressa come differenza rispetto a GMT. La dicitura dell' etichetta
diventerα "Local time", oppure "Local DST" se si Φ premuto il bottone "time"
(vedi sopra);
- l' alba ed il tramonto del paese selezionato saranno ora espressi nell'
orario del vostro PC e la diciture diventeranno "Sunrise (PC):" e
"Sunset (PC):".
Pannello al centro a sinistra (marcato "Antenna heading"):
---------------------------------------------------------
- il puntamento di antenna in gradi verso il paese DXCC/regione identificato
("Local");
- puntamento reciproco ("Reciprocal"), ovvero la posizione dell' antenna dell'
stazione che si trovi nel paese/regione identificato.
Se l' indicatore "long path" viene marcato, viene mostrato il puntamento
diametralmente opposto, sia quello locale sia quello reciproco. I parametri
che vengono a variare, tra cui la distanza che diventa anch' essa relativa al
percorso "long-path", vengono distinti da un fondo giallo.
Se l' opzione "Antenna track" del sottomen∙ "Features" del men∙ "Configure"
si trova ad "On", le seguenti prestazioni diventano attive:
- premendo il bottone "Point", l' antenna viene girata automaticamente sull'
orientamento indicato nella finestrina "Local". Mentre l' antenna gira, l'
indicazione dei gradi diventa blu, per poi tornare rossa quando la rotazione
Φ terminata. Se desiderato, la rotazione pu≥ essere interrotta premendo il
bottone "Stop";
- dopo qualche secondo da quando Φ terminata la rotazione, la posizione
corrente dell' antenna (in gradi) viene mostrata nella finestrina "Current".
Ove desiderato (ad es. qualora l' antenna venga girata manualmente), si potrα
aggiornare tale indicazione premendo il bottone "Read". L' indicazione Φ
comunque aggiornata ogni volta che si entra nella finestra "Find and Point".
Si fa notare che come sia consentito scrivere dentro tutte le finestrine che
riportano scritte in rosso ("Local", "Latitude (deg):", "Longitude (deg):" e
"WW locator:"). Ci≥ pu≥ servire a puntare l' antenna su una direzione
specificata manualmente od a conoscere la latitudine e la longitudine
corrispondente ad un determinato WW locator, ecc. Non appena si modificano i
dati contenuti in una di tali finestrine, tutte le altre indicazioni
spariscono, non avendo queste ora pi∙ significato. Queste indicazioni possono
essere ripristinate facendo click sul nome del paese.
Pannello inferiore:
------------------
Su questo pannello Φ possibile memorizzare se il paese selezionato Φ stato
confermato, solo lavorato o non lavorato affatto nelle varie bande e nei vari
modi (la memorizzazione avviene sul file DXCC.DAT). Basterα fare click una o
pi∙ volte sul quadratino che si trova alla sinistra del bottone che indica la
banda od il modo desiderato, fino ad ottenere una delle due seguenti
situazioni:
- quadratino con crocetta e bottone blu: paese solo lavorato;
- quadratino con crocetta e bottone rosso: paese confermato.
Inizialmente il quadratino non aveva crocetta ed il bottone di banda/modo
era nero, indicando cos∞ che il paese non era stato lavorato.
Occorrerα poi, prima di ogni altra azione, premere il bottone "Save" al fine
di memorizzare i dati appena immessi (sul file DXCC.DAT). Si noti che ogni
qual volta si preme "Save" vengono memorizzati tutti dati di banda/modo per il
paese selezionato cos∞ come mostrati in quel momento sul pannello. Sarα
possibile in ogni momento aggiornare, con la stessa procedura, le bande ed i
modi relativi a qualunque paese DXCC. Una volta che i dati siano stati immessi
e memorizzati, essi saranno ri-mostrati non appena si ri-seleziona il paese
DXCC.
Come giα accennato, il file DXCC.DAT memorizza le bande/modi per ogni "vero"
paese DXCC, nel senso che diverse regioni dello stesso paese non vengono
distinte (ad es. CE2 e CE3 sono entrambi associati allo stesso paese "Chile").
I dati contenuti nel file vengono anche utilizzati dal programma per decidere
se generare o meno il suono di allerta (campanelle) quando perviene uno spot
DX con prefisso corrispondente ad un paese DXCC che non si ha confermato nella
banda/modo segnalati (vedi par. 9.2, punto "Alert profile").
E' anche possibile memorizzare il nominativo della stazione (10 caratteri max.)
che si Φ lavorata o si ha confermata nelle varie bande/modi per il paese
selezionato. Basterα premere il bottone che riporta la banda/modo desiderato
(semprechΦ questo sia azzurro o blu), quindi scrivere il nominativo nell'
apposita finestra che si trova all' angolo superiore destro del pannello (ove
Φ scritto ENTER CALL), ed infine premere "Save", memorizzando cos∞ il
nominativo sul file CALLSIGN.DAT.
In ogni momento, premendo un bottone di banda/modo, sarα possibile richiamare
il nominativo lavorato o confermato in quella banda/modo per il paese
selezionato.
9.7 Stato del DXCC
--------------
Scegliendo l' opzione "DXCC status" nel men∙ "DXCC" si giunge ad un pannello
che mostra in dettaglio la situazione del vostro DXCC. Ovviamente, ci≥ sarα
possibile solo se avete preventivamente immesso i dati del vostro DXCC tramite
la scelta "Find and Point" (vedi par. 9.6). Inizialmente:
- scegliete, facendo click sugli appositi comandi "Current", "Deleted" ed
"All", se si vuole operare sui paesi correnti, su quelli deleted o su tutti i
paesi (correnti + deleted);
- scegliete, facendo click sugli appositi comandi "Confirmed", "Unconfirmed",
"Worked", "Not worked" o "Waiting QSL", se si Φ interessati ai paesi
confermati, non confermati, lavorati, non lavorati o per i quali si Φ in
attesa di QSL;
- scegliete la banda (160 ... 0.7) od il modo (SSB, CW, FSK, SAT) a cui si Φ
interessati, facendo click sulla relativa etichetta che diverrα rossa. Se si
Φ interessati al DXCC complessivo, ovvero senza distinguere bande e modi,
fare click su "Overall".
Premendo quindi il bottone "Show", si vedrα dapprima:
- il numero totale di paesi lavorati (in blu) e confermati (in rosso) per ogni
banda o modo, od in assoluto ("Overall");
- il numero totale di paesi (in nero) riportati nella lista DXCC ("DXCC"), in
linea conquanto riportato nel file DXCC.TBL (cioΦ indipendentemente dal
fatto che essi siano stati o meno lavorati e/o confermati).
Quindi apparirα in basso a destra una lista di paesi DXCC coerente con le
scelte effettuate (si noti che in coda al nome del paese Φ sempre mostrato il
numero con cui il paese Φ identificato nel file DXCC.TBL).
A questo punto si potrα far click su di un qualsiasi paese della lista, e
ottenere cos∞, sull' etichetta "Stored call" il nominativo della stazione di
quel paese (semprechΦ lo abbiate memorizzato, vedi par. 9.6), corrispondente
alla banda od al modo selezionato.
Se si Φ selezionata l' etichetta "DXCC", premendo "Show" si visualizzerα l'
intera lista dei paesi DXCC, indipendentemente dalle altre scelte.
Sono anche disponibili funzioni di stampa, in particolare si potrα stampare:
- la situazione, visualizzata in quel momento, dei totali per ogni banda/modo
("Print totals");
- l' elenco dei paesi mostrati in quel momento sulla lista ("Print list");
- per ogni paese della lista DXCC, la situazione (lavorato "W" o confermato
"C") in ogni banda/modo ("Print status"). Tale modalitα Φ disponibile solo
se in quel momento l' indicatore "DXCC" risulta selezionato.
9.8 Scorrimento del testo
---------------------
Qualora si desideri esaminare del testo precedente che Φ ormai uscito fuori
dalla MAIN WINDOW o dall' AUXILIARY WINDOW, basterα premere la barra verticale
posta alla destra delle finestre stesse, e marcata "S".
A questo punto la ricezione del testo si interrompe, ed Φ possibile esaminare
il testo vecchio con le normali tecniche di scorrimento di Windows. Nel
frattempo, il testo in arrivo dal TNC non viene scartato, ma messo in una
memoria temporanea (circa 8000 caratteri) e presentato non appena si ritorna
alle condizioni operative normali, ovvero quando si preme il bottone "Cancel".
Ovviamente se si permane troppo tempo nel modo scorrimento, si perderα parte
del testo nel frattempo pervenuto.
Qualora lo si desideri, si potrα selezionare del testo (sia nella MAIN, sia
nell' AUXILIARY WINDOW) con le normali tecniche Windows e poi copiarlo sulla
Clipboard per eventualmente trasferirlo su di un Word Processor (bottone
"Copy"), oppure stamparlo direttamente (bottone "Print") od infine
memorizzarlo su si un file (bottone "Save") con il nome impostato nella
finestrina "File name" (che di default Φ SELETEXT.TXT) e che verrα a trovarsi
nella directory ove Φ installato ClusterMaster.
9.9 Comandi
-------
Come giα accennato, tramite la scelta "Commands summary" del men∙ "Hints", si
possono visualizzare, ed eventualmente attuare, tutti i comandi del
PacketCluster che non si trovino giα sui bottoni preprogrammati. Tali comandi
solo quelli riportati nel file CLUSTER.CDS, e potranno quindi essere variati
ove necessario. Le regole per modificare detto file sono riportate nel file
C_SPIEG.TXT.
9.10 Scelta "File manager" del men∙ "Files"
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Quando si attiva questa opzione, appare un nuovo pannello. Sono possibili due
"domini di ricerca" (da scegliere con il bottone "Switch"), ovvero:
- l' "ALL FILES browse domain". In questo modo, il pannello agisce da editore
di testi, e per mezzo di esso Φ possibile preparare un testo da trasmettere
via radio con il bottone "Send" (tale uso Φ stato riferito al par. 9.3,
quando si parla dei bottoni "Send mail" and "Send file"). Per preparare un
testo si potrα semplicemente batterlo nella finestra bianca grande, od invece
caricare un file di testo pre-esistente e poi modificarlo a mano ove
necessario. Per far ci≥ basterα fare click sugli appositi comandi che
selezionano la directory ed il nome del file. A questo punto il file
prescelto appare immediatamente nella finestra grande. Le modifiche manuali
saranno effettuate con le normali tecniche di Windows (CTRL-C per copiare,
CTRL-X per tagliare, CTRL-V per incollare il testo). Il bottone "Clear"
pulisce la finestra. Il bottone "Print" stampa il contenuto della finestra.
- il "DX BULLETTINS browse domain". Questo modo Φ stato concepito al fine di
poter esaminare automaticamente un gran numero di files contenenti bollettini
DX (come il 425DXNEWS), al fine di ricercare velocemente un indirizzo od un
QSL manager della stazione desiderata. Questa prestazione Φ molto utile, in
quanto altrimenti occorrerebbe esaminare individualmente tutti i bollettini
DX di cui si dispone per ricercare l' informazione desiderata. Si dovranno
mettere tutti i files dei bollettini DX (tenersi anche quelli vecchi!) nella
stessa directory (il nome della directory va specificato tramite il men∙
"Configure", vedi par. 9.2.), e rinominarli (ove necessario) affinchΦ abbiano
tutti la stessa estensione (anche questa va specificata con il men∙
"Configure"). La lunghezza dei files non dovrα eccedere i 64 Kbyte circa.
I bollettini 425DXNEWS possono essere presi su Internet all' indirizzo
"http://www-dx.deis.unibo.it/htdx/425/bulletin.html", oppure Φ possibile
riceverli automaticamente sulla propria casella e-mail mandando un messaggio
all' indirizzo "majordomo@pc.fr.flashnet.it", e scrivendo come messaggio:
"subscribe 425dxnews address" (ove "address" Φ il vostro indirizzo di posta
elettronica. Una volta che si Φ nel dominio dei DX BULLETTINS, scrivere la
parola (usualmente il nominativo della stazione ricercata) richiesta nell'
apposita finestrina e quindi premere il bottone "Search". Verrα quindi
mostrato nella finestra grande una parte del primo file ove la parola Φ stata
trovata, con la parola stessa evidenziata. A questo punto si potrα
selezionare del testo a piacere e copiarlo sulla clipboard di Windows
(bottone "Copy"), o stamparlo ("Print"), o memorizzarlo su file ("Save") con
il nome specificato (quello di default Φ BULLTETX.TXT). Quindi si potrα
alternativamente premere il bottone "Quit" per terminare la ricerca (ed
eventualmente ricercare un' altra parola), od il bottone "More" per
continuare a cercare la stessa parola ancora sullo stesso file e
successivamente anche sugli altri files. Si noti che si pu≥ accedere
direttamente al DX BULLETTINS browse domain mediante il bottone "Info" del
pannello "Find and point" (vedi par. 9.6).
9.11 Scelta "DX spots" del men∙ "View"
--------------------------------
Quando si attiva questa opzione, appare un nuovo pannello che mostra tutti gli
spot DX pervenuti sino a quel momento. Dopo aver selezionato lo spot desiderato
facendovi click sopra, si potrα impostare sull' apparato la relativa frequenza
(bottone "Set freq", oppure, in rapida sequenza, click sinistro mouse / click
destro sullo spot), o ricercare informazioni in merito al relativo paese,
accedendo direttamente al pannello "Find and point", vedi par. 9.6 (bottone
"Find", oppure doppio click sullo spot). Si noti che il pannello "DX spots"
viene aggiornato anche nel mentre Φ in primo piano, per cui, se desiderato, Φ
possibile lasciarlo sempre visibile (rimarrα visibile anche se il programma
viene ridotto ad icona). Il pannello indica frequenza e nominativo; se si
desidera vedere anche gli altri dati basterα premere il bottone "Expand" (e poi
"Shrink" per tornare a dimensioni ridotte). Si fa notare infine come il
pannello "DX spots" operi correttamente anche non ci si connette al Packet
Cluster (con programma quindi in MON. MODE), in quanto gli spot ripetuti
vengono filtrati. Se desiderato, l' altezza del pannello pu≥ essere ridotta.
Volendo diminuire ulteriormente la parte di schermo occupata dal pannello,
basterα fare doppio click sul bordo del pannello stesso, e tutti i bottoni
spariranno. Per fare riapparire i botttoni, fare ancora doppio click.
9.12 Scelta "Talks" del men∙ "View"
-----------------------------
Con questa scelta si giunge ad un pannello che mostra gli ultimi "talks"
ricevuti. E' qui anche possibile attivare la funzione di risposta automatica ai
"talks" ricevuti, con un messaggio a piacere, cosa utile qualora non si e'
presenti in stazione. Allo scopo bastera' selezionare l' indicatore che si
trova alla sinistra del messaggio prescelto; lo stesso scopo sara' ottenuto
premendo il bottone "Not here" (vedi par. 9.3), che abiliterα la trasmissione
automatica del primo dei due messaggi. La trasmissione automatica potra' essere
disabilitata quando desiderato selezionando l' indicatore "Disabled", oppure
anche premendo il bottone "Here" (vedi nuovamente il par. 9.3). I testi di
risposta automatica possono essere variati a piacere dall' utente ed ogni
modifica sara' ricordata per il futuro (i dati vengono memorizzati sul file
MESSAGE.SAV). Una volta abilitata la risposta automatica, ogni qual volta
perviene un "talk", il programma invia al mittente il messaggio prescelto. L'
arrivo di un "talk" e' segnalato dal bottone "Talk" in basso che comincia a
lampeggiare, e tale stato persiste fino a quando non si accede alla scelta
"Talks" del men∙ "View", ove il "talk" giunto puo' essere letto.
10. CONCLUSIONI
===========
Come nota finale, si suggerisce un modo operativo che occupa poco spazio sullo
schermo, consentendo cos∞ di ben utilizzare contemporaneamente anche altri
programmi. Dopo aver lanciato il programma ed essersi connessi al nodo, si
scelga l' opzione "DX spots" del men∙ "View" e quindi si riduca il programma ad
icona. Rimarrα allora visibile la sola finestra dei "DX spots". Da qui Φ
possibile presettare la frequenza dell' apparato (bottone "Set. freq" o, in
successione rapida, click sinistro / click destro) e passare al pannello "Find
and point" (bottone "Find" o doppio click), dal quale Φ poi possibile ruotare
l' antenna, consultare il callbook su CD-ROM od esaminare i bollettini DX. Si
noti che tutte le funzionalitα sopra citate rimangono operative anche se si
lavora disconnessi dal PacketCluster, con programma in "MON. MODE".
Si invitano gli utenti a riportare ogni problema o suggerimento per possibili
miglioramenti.
Antonio, I0JX / K0JX
e-mail: i0jx@amsat.org